Il Direttore della Direzione Regionale Musei Lazio Stefano Petrocchi in collaborazione con la galleria d’arte Contemporary Cluster, presenta domenica 7 maggio 2023 alle ore 11.00 Riportando tutto a casa, presso il Museo delle Navi Romane di Nemi, una mostra collettiva a cura di Lorenzo Madaro con opere di ventitré artisti contemporanei provenienti da tutta Italia.
In un momento in cui nella dimensione espositiva il rapporto tra l’antico e il contemporaneo è al centro delle riflessioni curatoriali del presente, il progetto espositivo “Riportando tutto a casa” – qui si mutua il titolo di uno straordinario romanzo di Nicola Lagioia – propone un incontro corale tra artisti italiani di differenti geografie ed esperienze, attitudini e storie alle spalle, in dialogo con l’architettura e la collezione del Museo delle Navi Romane di Nemi, attraverso installazioni, dipinti, sculture, video arte e altri linguaggi in grado di generare una lettura ulteriore di un grande tema: il ricordo. Questo si declina attraverso frammenti, visioni, proposte immaginifiche, brandelli di materiali attraverso i quali gli artisti coinvolti elaborano una personale visione che si associa al grande repertorio di oggetti ritrovati, elementi rinvenuti durante importanti scavi archeologici degli ultimi decenni, con cui condividono una possibile e a volte contraddittoria familiarità.
Il pubblico è invitato a muoversi liberamente nello spazio, alla ricerca di possibili scenari. Le opere si fanno amare nella complessità del percorso, il visitatore le deve scovare tra le superfici i perimetri che accolgono reperti dell’archeologia subacquea, tracce dense di decenni di esperienze di ricerca finalizzate alla ricostruzione di differenti storie alla base della cultura occidentale.
È un denso carico di suggestioni, rabbia, poesia, progettualità, differenze dialettiche, ritualità e complessità che caratterizza il senso corale di questa mostra; come i protagonisti del romanzo di Lagioia su un fronte però esistenziale, gli artisti invitati – attraverso la condivisione di queste proprie esperienze con il segno tellurico e marino di questo speciale luogo dell’archeologia che si apre al presente – sono aperti al cambiamento, anche traumatico, del linguaggio e della ricerca.
La Direttrice del Museo delle Navi Romane Daniela De Angelis sottolinea come il Museo delle Navi Romane stia vivendo una stagione di rinnovata attività di valorizzazione su più fronti, perché sia visto sempre più come un luogo accogliente, aperto a tutti e per tutti, e non un contenitore di oggetti vecchi e polverosi.
La realizzazione di progetti condivisi con il territorio rappresenta il cuore della mission della Direzione Regionale Musei Lazio e dei Musei territoriali come quello di Nemi, quindi il progetto di una mostra di arte contemporanea che si integri con l’esposizione permanente del Museo rientra in questa ideazione di nuovi percorsi di valorizzazione del Museo e delle sue collezioni.