l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive inaugura venerdì 26 aprile, all’interno degli spazi della sua Collezione permanente ospitata nella Castiglia di Saluzzo, Ritmo Bodoni a cura di Claudia Borrelli e Mario Francesco Simeone. La mostra di arte contemporanea si inserisce all’interno della manifestazione Start/Storia e Arte a Saluzzo che, per l’edizione 2019, avrà per tema il “carattere”.
Ricordando la figura di Giambattista Bodoni, nato a Saluzzo nel 1740 e considerato un Michelangelo della tipografia, acclamato dai sovrani di tutta Europa e inventore, nel 1788, del carattere che ancora oggi porta il suo nome, la collettiva offre un punto di vista sul panorama dell’arte emergente.
In esposizione, una selezione di opere accomunate dal tema del ritmo, raccontato attraverso linguaggi eterogenei, dal video alla scultura, dal collage alla fotografia. Ed è proprio il ritmo l’elemento caratterizzante dello stile che rende unico il typeface Bodoni, la cui condizione esclusiva, oltre che di novità rispetto ai caratteri precedentemente usati, risiede nella successione particolarmente accentuata tra linee di diverso spessore.
Così, i testi compitati in Bodoni possono assumere la forma di una sorta di spartito, una grafia musicale e cadenzata che, dal XVIII secolo, è arrivata a noi, mantenendo intatto il suo indiscutibile fascino. Allo stesso modo, le opere, esprimendo ognuna il codice della ricerca individuale di un artista, istituiranno un dialogo serrato, scandendo l’alternanza visiva della mostra.
Artisti in esposizione: Emanuela Ascari (Sassuolo, 1977), Afterall (Silvia Esposito, Napoli, 1975, Enzo Esposito, Napoli, 1977), Claudio Beorchia (Vercelli, 1979), Fabrizio Cotognini (Macerata, 1983), Giulio Delvè (Napoli, 1984), Flaviano Esposito (Benevento, 1989), Antonella Raio (Napoli, 1975), Pamela Diamante (Bari, 1985), Valerio Rocco Orlando (Milano, 1978), Calixto Ramírez (Messico, 1980).