Navi fantastiche

Fabrizio Cotognini, Navi Fantastiche (omaggio a Jurgis Baltrusaitis), 2013, lapis, sanguigna, biacca, colore organico su carta giapponese montata su legno/lapis, sanguigna, biacca, organic colour on japanese paper mounted on wood, cm 190 x 300, Courtesy l'Artista/the Artist e/and Prometeogallery di/of Ida Pisani, Milano/Milan-Lucca 

Fabrizio Cotognini è un giovane artista marchigiano che concepisce minuziosamente le sue opere complesse, combinando disegno, scrittura, architettura e fotografia, con un approccio operativo quasi “leonardesco” ma proiettato verso il futuro.

Ogni sua opera è il racconto di una storia, di una leggenda, dove ogni singolo segno, così come ogni singola parola racchiude in sé la chiave di lettura metaforica della vicenda rappresentata.

Cotognini attinge alla storia dell'arte antica e lo fa soprattutto attraverso il disegno, ma anche con la scelta del supporto. Navi Fantastiche (omaggio a Jurgis Baltrusaitis), è un polittico di grandi dimensioni, nel cui titolo è contenuto il nome del destinatario dell'ossequio artistico, ovvero il nome dello storico e critico d'arte lituano (1903-1988) che nel 1934,con il saggio Arte Sumera,arte romanica riuscì a capire la relazione tra due realtà artistiche cronologicamente cosi' lontane.

Questo collegamento è risolto concettualmente dall'artista nel pannello centrale del polittico, sumera per l'appunto, mentre le altre navi dei pannelli laterali sono ripresi da quelli dipinti nelle Tentazioni di Sant'Antonio (1501), capolavoro visionario di Hieronymus Bosch.

L.F.