Tentativo di creare eco mentale è un'installazione composta da 4 moduli visivi (100x150 ciascuno) e da una traccia sonora che si basa sulla raccolta di suoni provenienti dal mondo della natura. Ogni modulo contiene, al suo interno, un'immagine che rappresenta l'ordine (ritratto, questo, attraverso le immagini di 4 celerini) imposto dal potere di alcuni paesi – Italia, Turchia, Grecia e Spagna – che hanno avuto recenti misfatti politici finiti con repressioni fisiche da parte dello stato a discapito del popolo. Per descrivere i capi di stato delle quattro nazioni prese in esame, ho utilizzato alcune icone del patrimonio artistico internazionale – l'Allegoria della Prudenza di Tiziano, la Monomane dell'invidia di Gericault, la figura della Giustizia di Raffaello e quella di Oloferne dipinta da Caravaggio – metafore, per me, della perenne lotta tra la libertà di pensiero e i veleni del totalitarismo.
Parte fondamentale del lavoro è la geometria data dalla numerazione e dalla proiezione di alcuni quadrati nei quali sono inserite delle cavallette. Difatti questi quadrati, ruotando, creano un movimento sinusoidale che descrive il suono emesso dalle cavallette quando mangiano. La ciclicità della sinusoide, oltre a comporre, per immagini, il suono dell'installazione, indica, nella mia idea, anche la ricorrenza degli eventi, la giostra della soppressione e dell'oppressione umana. E il flusso delle cavallette, aggrappate un po' ovunque, si presenta, infine, come il simbolo di una piaga contemporanea che impoverisce i popoli e divora le sue risorse.